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Come creare il piano editoriale del blog

Indice.

Hai avviato la tua attività e hai costruito un sito web che la rispecchia in pieno, curato in ogni minimo dettaglio grafico. Hai pensato che con un sito del genere avresti ricevuto un sacco di contatti da potenziali clienti, e invece tutto tace.
Le visite rasentano lo zero, le vendite continuano ad arrivarti solo dal mondo offline e tu ti chiedi dove hai sbagliato.

Azzardiamo un’ipotesi: scommettiamo che il tuo bellissimo sito è povero di contenuti e non ha un blog ben nutrito. Ci abbiamo azzeccato? In tal caso puoi correre ai ripari, grazie alla strutturazione di un piano editoriale pensato in modo da portarti finalmente i clienti che volevi.

Seguici alla scoperta di questo strumento tanto potente quanto spesso ignorato.

Piano editoriale: cos’è?

Il piano editoriale altro non è che un documento che contiene tutti i possibili argomenti da sviluppare all’interno del tuo blog professionale o aziendale. È chiaro che nulla sarà lasciato al caso: prima di procedere alla stesura dovrai eseguire un’analisi approfondita di diversi elementi, di cui parleremo tra poco.

Qual è lo scopo principale di un piano editoriale? Quello di tradurre in indicazioni operative tutta la strategia di marketing legata ai contenuti, eliminando l’incertezza legata al “Dovrei scrivere un articolo per il blog, ma non so di cosa parlare” che colpisce spesso chi si dovrebbe occupare di questo compito.

Il piano editoriale non è una prerogativa del blog: se decidi di creare contenuti su altri canali – come Facebook o Instagram – ti consigliamo vivamente di realizzare piani dedicati. In questo articolo però ci occuperemo specificatamente del blog perché, attraverso la SEO, è lo strumento di inbound marketing che ti può portare più facilmente traffico altamente profilato, aiutandoti ad aumentare le vendite.

Gli step per creare un piano editoriale vincente

Come abbiamo detto, il piano editoriale è parte integrante della strategia di content marketing che deciderai di seguire. Per arrivare a costruirla, sarà necessario seguire la serie di passaggi che stiamo per illustrarti.

Studia i competitor

Individua i tuoi competitor principali, diretti o meno, e spulcia i loro siti. Hanno un blog? Di quali argomenti parlano e come li trattano? C’è qualcosa che manca o che tu potresti raccontare in modo migliore e più dettagliato? Come rispondono gli utenti?

Indaga e prendi appunti, ma non copiare. Il tuo obiettivo è quello di batterli sul campo, posizionandoti meglio di loro nella pagina dei risultati di Google e, soprattutto, offrire dei contenuti di maggior valore ai tuoi lettori (cioè i tuoi potenziali clienti).

Stabilisci degli obiettivi

Se abbiamo detto che il piano editoriale fa parte della strategia di marketing, allora deve aiutarti a raggiungere degli obiettivi di business concreti. Obiettivi che prima di tutto devi fissare!

Il blog ti serve per far conoscere la tua attività appena nata alla tua target audience? Oppure vuoi generare autorevolezza attorno al tuo brand e fidelizzare i clienti già acquisiti? O ancora punti ad aumentare le vendite? e di quanto?

Qualsiasi sia il tuo scopo, concretizzalo in S.M.A.R.T. goals che siano precisi, misurabili e realistici: queste informazioni ti serviranno quando dovrai scegliere gli argomenti di cui parlare nel tuo sito.

Definisci il target

Il target a cui ti rivolgi è la chiave del successo del tuo blog professionale. Devi conoscerlo alla perfezione per poter creare contenuti che rispondano alle sue domande, lo rassicurino nelle sue paure, lo facciano emozionare, tocchino i suoi punti sensibili e lo trasformino in cliente.

Attraverso ognuno degli articoli che inserirai nel piano editoriale, il lettore dovrà avere la sensazione che tu lo capisca come nessuno dei tuoi competitor e che i tuoi prodotti o servizi sono proprio quello che desidera (o che non sapeva nemmeno di desiderare).

Individua gli argomenti

Raccolte tutte queste informazioni, arriva il momento di scegliere gli argomenti che costituiranno il piano editoriale. Non c’è una formula magica per scovarli, purtroppo, ma ti consiglio di tener a mente questa scaletta:

  • Parti da aree di contenuto ampie, legate alla tua attività e agli interessi del tuo target;
  • Fai un elenco degli argomenti di cui i tuoi competitor parlano nei loro blog;
  • Appuntati tutte le domande che i tuoi clienti ti fanno più spesso;
  • Accendi la fantasia e fai un brainstorming, cercando di metterti nei panni delle tue buyer personas.

Ti ritroverai con una marea di spunti, che potrai raggruppare in base alle aree di contenuto iniziali e che selezionarli successivamente attraverso una ricerca di parole chiave. Quest’ultima fase è necessaria per capire se i tuoi ragionamenti sono realistici: strumenti come Ubersuggest o Google Keyword Planner ti dicono se davvero gli argomenti che hai individuato sono quelli più ricercati su Google. Se sì, ci siamo: puoi procedere alla stesura del piano editoriale vero e proprio.

Tradurre la strategia in realtà

A questo punto sei quasi pronto per iniziare a scrivere sul blog, ma non vorrai mica farlo a caso, no? Dopo il piano, che puoi schematizzare attraverso una mappa mentale (cartacea o digitale che sia), è buona norma realizzare un calendario editoriale. Si tratta sostanzialmente di uno schema in cui riportare tutti gli argomenti da sviluppare, in ordine cronologico, associando a ognuno di essi una precisa data di pubblicazione.

Dopo di che non ti resta che scrivere, tenendo sempre bene a mente la persona a cui ti stai rivolgendo, e monitorare i risultati del tuo blog. Considera che la SEO ha bisogno di tempo per mostrare i suoi effetti, soprattutto se il tuo sito web e blog sono nati da poco. Concedi ai tuoi contenuti qualche mese di tempo, ma tieni d’occhio le loro performance in relazione agli obiettivi che ti eri prefissato. Le visite aumentano, ok, ma ti arrivano contatti da clienti interessati? I lettori compilano il form che li inserirà nella tua campagna email? Non ci stancheremo mai di ripeterlo: stiamo parlando di marketing, per cui lo scopo finale sono sempre le conversioni. Se ti renderai conto che il tuo piano editoriale non è efficace come avevi creduto, dovrai modificarlo proprio in base alle statistiche che avrai monitorato.

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